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Il "Saggio sull'intelletto" umano di Locke ha segnato un punto di svolta nella storia delle idee linguistiche e ha influenzato in modo determinante la cultura europea. Partendo dall'analisi di alcuni aspetti centrali della filosofia lockiana del linguaggio (la teoria del segno, la semantica, il rapporto tra logica e semiotica, la critica dell'innatismo con il conseguente rifiuto del concetto di autorità, l'empirismo linguistico), il libro si propone di ricostruire l'influsso che Locke ha esercitato sulla filosofia dell'illuminismo, seguendo due percorsi che per molti versi si intrecciano tra di loro. Il primo percorso - attraverso l'analisi degli scritti di Condillac, La Mettrie, Holbach, Diderot, Herder e Tracy - focalizza due fondamentali nuclei tematici: in primo luogo il tema del confronto tra il linguaggio umano e i sistemi comunicativi degli animali. [...] Il secondo percorso, invece, concerne l'analisi del rapporto tra linguaggio e società, che ha coinvolto i maggiori esponenti della cultura linguistica italiana: da Beccaria a Genovesi, da Verri a Ortes e Filangieri.